Dentifricio per bambini: come scegliere quello giusto 

L’uso dello spazzolino e del dentifricio sono fondamentali per l’igiene orale dei bambini già a partire del primo anno di età. Per questo, per i genitori può essere utile sapere come si sceglie il dentifricio giusto per i propri figli, a partire da poche ma importanti regole. Vediamole insieme. 

L’igiene orale dei bambini e l’uso dello spazzolino 

L’igiene orale e l’uso di spazzolino e dentifricio sono fondamentali per permettere uno sviluppo sano ed equilibrato della dentatura nel bambino. Prima del compimento del primo anno di età, tuttavia, l’uso dello spazzolino è sconsigliato. Nei primi mesi di vita basta infatti pulire i denti e le gengive del bambino con un po’ di garza umida o con specifici ditalini di gomma.

Da 1 a 3 anni, invece, si deve cominciare ad usare lo spazzolino. Comunque, a questa età il bambino non è ancora pronto a farlo autonomamente e saranno quindi i genitori a lavare i denti al figlio. Di solito, infatti, il bambino comincia ad utilizzare lo spazzolino in maniera autonoma solamente dai 3/4 anni e i genitori dovrebbero comunque supervisionare la pulizia dei denti fino ai 6 anni di età.  Solo successivamente, il bambino sarà totalmente indipendente nell’utilizzo dello spazzolino e del dentifricio.

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Il dentifricio per i bambini 

La cura dei denti del bambino passa anche per una corretta scelta della pasta dentifricia. A tal proposito, non tutti sanno che in realtà il dentifricio non ha una vera e propria funzione detersiva. Infatti, senza il movimento e quindi la detersione meccanica dello spazzolino, sarebbe impossibile rimuovere la placca batterica dallo smalto dentale, dalle gengive e dalla bocca in generale. Chiaramente, il dentifricio ha una funzione antibatterica e smacchiante per l’igiene orale quotidiana, ma è importante soprattutto perché contiene sostanze preziose per la robustezza e il benessere in generale dei nostri denti.

I fosfati, il calcio e i fluoruri, sono alcune tra queste sostanze che si introducono quotidianamente con il dentifricio. Un’eccessiva assunzione di fluoro, però, può portare alla fluorosi, una patologia che si manifesta con macchie bianche sui denti, oppure, quando la situazione è più grave, con lesioni di colore più scuro. Per questo, nella scelta del dentifricio per i bambini è fondamentale -prima di tutto- controllare la quantità di fluoro presente.

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Come scegliere il dentifricio giusto per i bambini 

Per evitare l’insorgere di fluorosi nei bambini, quindi, è fondamentale scegliere dentifrici che hanno bassi contenuti di fluoro. Da 1 a 3 anni, il bambino ancora non è in grado di controllare la deglutizione del dentifricio e rischia quindi di ingerirne una grande quantità. Per questo, il limite massimo consigliato è quello di 500 ppm (parti per milione) di fluoro. Dopo il compimento del terzo anno di età, quando il bambino comincia a lavarsi i denti in maniera autonoma, il contenuto di fluoro può aumentare leggermente, senza superare comunque i 1000 ppm. Infatti, la capacità di deglutizione si sviluppa completamente dopo i sei anni, a partire da questo momento il bambino può usare quindi lo stesso dentifricio degli adulti, con una quantità di fluoro più elevata.

Oltre alla quantità di fluoro, ci sono poi altri aspetti che vanno considerati quando si sceglie il dentifricio per bambini. È importante controllare che non ci siano coloranti e che il dentifricio contenga al massimo un conservante, molto meglio se di uso alimentare (come sorbate e sodium benzoate). Infatti, il gusto di un dentifricio da bambini è importante, ma non bisogna nemmeno confonderlo con un prodotto dolciario. Per il bambino non deve essere spiacevole ingerirlo, per questo si producono soprattutto dentifrici dal sapore fruttato.  Detto ciò, non bisogna comunque esagerare con i coloranti e la sensazione in bocca deve essere di fresco e asciutto, non dolce come quando si ingerisce una caramella.