La protesi Toronto Bridge e la tecnica All on four

La Toronto Bridge è una protesi molto utilizzata per ovviare alla mancanza di denti. È una valida alternativa agli impianti multipli, perché sufficientemente stabile e soprattutto meno costosa. Molto spesso, il suo utilizzo e associato all’applicazione della tecnica All on four.

La mancanza di uno o più denti è forse il problema odontoiatrico che crea maggior disagio e che ha pesanti ripercussioni anche sulla salute della bocca. Si rinuncia a sorridere, si mastica male, si rovinano le gengive. Questo spiega la grande importanza che, da sempre, ha l’implantologia, che si occupa proprio di sostituire denti naturali venuti meno. Le opzioni disponibili sono molteplici, si va dalle economiche (e poco pratiche dentiere) ad impianti sofisticati che nessun è in grado di distinguere dai denti veri. Il Toronto Bridge rientra in questa ampia gamma di opzioni. Vediamo nello specifico di cosa si tratta.

I servizi di impianti dentali dello Studio Odontoiatrico Puzzilli

Tornare a sorridere con la protesi Toronto Bridge e la tecnica All on four 

Il Toronto Bridge è una protesi realizzata in ceramica o metallo composito che viene innestata con degli impianti, attraverso la tecnica “all on four”. Cioè quattro impianti che possono reggere un “ponte” composto da una pluralità di denti, fino a 12. Una soluzione che permette di evitare alternative più costose, come quelle che prevedono un dente per ogni impianto. L’efficienza garantita è molto alta, anche se non eguaglia quella degli impianti singoli (rispetto ai quali, però, è meno costoso). Il nome di questa particolare protesi, piuttosto originale, è dovuto al luogo in cui fu inventata: Toronto, negli anni ’80.

Le protesi con o senza finta gengiva 

Ovviamente, le attuali protesi Toronto Bridge sono molto più evolute rispetto al prototipo di quasi 40 anni fa. Se ne possono distinguere due tipologie, a seconda che sia presente o meno la cosiddetta flangia, cioè una sorta di gengiva finta.

Il ruolo della flangia, laddove prevista, è quello di supplire alla mancanza di osso e di coprire gli impianti, nei punti in cui fanno da gancio alla protesi. Esteticamente, non si nota nulla. Ciò che è importante è un’attenta cura dell’igiene orale. Quando non necessario, però, si preferisce procedere sempre senza flangia, per ottimizzare ancora di più la resa estetica e la praticità della protesi.

Come si installa il Toronto Bridge 

Veniamo ora alla procedura di creazione e installazione di una protesi Toronto Bridge. Non si tratta di un processo particolarmente lungo o complicato. Gli step fondamentali sono sostanzialmente tre.

Il primo passo è rappresentato dalla visita di controllo, con la quale il dentista può verificare la fattibilità dell’intervento. Sempre in questa occasione, se l’esito della verifica è positivo, si può procedere a prendere l’impronta delle arcate dentali, per avviare la progettazione. Presso gli studi del Dotto Emanuele Puzzilli, l’impronta viene presa in modo digitale, attraverso uno scanner che restituisce una perfetta immagine tridimensionale della bocca. Questo consente di eliminare completamente i fastidi legati al metodo tradizionale.

L’impronta dentale, come detto, serve a progettare il lavoro completo, dall’inserimento degli impianti alla creazione della protesi. La fase due è proprio quella degli impianti, che devono essere in numero sufficiente a reggere l’intera protesi e a renderla stabile e funzionale. Nel periodo tra il posizionamento degli impianti e il montaggio della protesi definitiva, ne viene utilizzata una provvisoria.

Infine, la consegna e l’applicazione della protesi Toronto Bridge definitiva segna il completamento dell’intervento. Il paziente può davvero tornare a sorridere.

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