Denti e postura
I denti e la postura sono legati da relazioni invisibili ma strette. Difetti del morso e malocclusioni dentali hanno effetti negativi sulla colonna vertebrale e sull’equilibrio posturale. La relazione tra i denti e la postura, quindi, finisce per coinvolgere gran parte del corpo: testa, schiena, gambe, piedi ma anche orecchie e occhi. Indagare queste correlazioni è compito dell’odontoiatra, sulla base di un approccio olistico, che considera il corpo umano come un sistema complesso e unitario. E i rimedi più comuni per risolvere i difetti posturali causati dai denti sono il bite e l’ortodonzia.
Come e perché i denti influiscono sulla postura: il ruolo della mandibola e dei suoi muscoli
Che relazione esiste tra denti e postura? Una connessione piuttosto stretta, di cui si sta acquisendo sempre più consapevolezza. Non a caso, gli odontoiatri vengono coinvolti spesso in processi di riequilibrio motorio e posturale. Come detto, infatti, diversi studi hanno confermato come i problemi ai denti e al morso possono svolgere un ruolo chiave nell’insorgere di disturbi come mal di testa, mal di schiena (cervicale e lombare), difetti di postura e simili. Perché accade questo? Il motivo è complesso, ma può essere spiegato in modo semplice.
Partiamo dalla definizione di postura, cioè l’atteggiamento statico e dinamico del corpo nei confronti dell’ambiente. In altri termini, la postura è la posizione che assumiamo quotidianamente quando stiamo fermi e quando ci muoviamo. Questo atteggiamento del corpo è il risultato di un insieme di “elementi” che, interagendo tra loro, determinano appunto la nostra posizione. I due vertici di questo insieme sono la testa e i piedi. La colonna vertebrale si trova in mezzo e trasmette i segnali che arrivano dai vari punti del corpo.
La caratteristica principale del corpo umano è proprio l’interconnessione tra i vari elementi, perciò un disturbo generato in un punto si trasmette a varie parti dell’organismo. In questo senso, la mandibola occupa una posizione molto delicata e influente sull’atteggiamento generale. Infatti, l’articolazione temporo mandibolare (ATM), con i suoi muscoli molto potenti, esercita pressione direttamente sulla colonna vertebrale. Se i muscoli mandibolari non si attivano correttamente, perché le arcate dentali non si chiudono bene, finiscono per generare delle tensioni che si scaricano sulla spina dorsale.
Gli effetti dei problemi ai denti sulla postura
Spiegato il perché i denti influiscono sulla postura, bisogna ora definire quali sono nello specifico i disturbi che si verificano con più frequenza e insistenza.
La malocclusione è sicuramente il primo dei disturbi che dalla bocca provoca squilibri posturali. Infatti, quando l’arcata dentale superiore non è perfettamente allineata all’arcata inferiore, si vengono a generare una serie di problemi relazionati alla posizione scorretta della mandibola. Tali effetti variano a seconda del tipo di malocclusione e quindi del posizionamento tra arcata dentale inferiore e superiore. La relazione occluso-posturale è infatti una delle più complesse all’interno del corpo umano. Vediamo le situazioni più comuni:
- Il morso aperto (open bite) provoca un’incurvatura delle spalle e della testa.
- Il morso incrociato (cross bite) comporta principalmente problemi a livello di bacino, oltra a contrazioni muscolari che coinvolgono il torace alto e le spalle.
- Il morso profondo (deep bite) può generare l’accentuarsi da una parte di problemi di lordosi cervicale e dall’altra varie contrazioni ai muscoli del collo.
Morso aperto
Può succedere che la lingua eserciti una pressione eccessiva sui denti, spingendo così in avanti l’arcata dentale superiore. Il risultato? Molto spesso si viene a creare una beanza, per via del mancato contatto tra le due arcate. Si tratta di quella che,, in termini tecnici, viene definita come una malocclusione verticale. Spesso questo tipo di problema deriva dall’uso prolungato del ciuccio o dall’abitudine del “dito in bocca” durante l’infanzia. A livello posturale, il morso aperto (open bite) provoca l’avanzamento del baricentro corporeo, con le scapole che scivolano avanti. In questi casi, si può avvertire quindi dolore e fastidio a livello lombare.
Morso incrociato
Si parla di morso incrociato (cross bite) quando l’occlusione è disallineata orizzontalmente. In questa situazione, infatti, l’arcata superiore non riesce a scavalcare quella inferiore, provocando così un disallineamento che può interessare vari punti della dentatura, un solo lato della bocca oppure entrambi. Le cause del morso incrociato possono essere legate a problemi dentali, per esempio l’inclinazione di alcuni denti, oppure un ponte troppo alto che provoca una masticazione asimmetrica. In altri casi, invece, le cause possono essere di diversa entità: problemi genetici di tipo ereditario, bruxismo, postura bassa della lingua, le abitudini infantili scorrette già citate sopra, perdita di alcuni denti. Gli effetti a livello posturale sono dovuti per lo più a una conseguente alterazione della colonna vertebrale, con disallineamento del bacino e dolori muscolari, che si avvertono invece su spalle e parte alta del torace.
Morso profondo
A differenza delle due situazioni appena descritte, il morso profondo ha prevalentemente origini legate ad anomalie scheletriche, che spesso sono poi accentuate dalla pessima abitudine (molto comune) di digrignare con forza i denti, soprattutto durante il sonno (bruxismo). Il cross bite è purtroppo uno dei problemi più frequenti nei pazienti e si manifesta quando gli incisivi superiori coprono troppo quelli inferiori, arrivando a sormontarli per più di 2 mm. A livello orale, i sintomi si manifestano con difficoltà a masticare, deglutire, spesso anche a pronunciare. Gli effetti a livello posturale sono invece diversi. Lo spostamento in avanti della testa provoca infatti una accentuazione della lordosi cervicale e diverse problematiche dovute alla contrazione dei muscoli del collo. Inoltre, poiché in presenza di questa situazione la mandibola è costretta a spostarsi indietro, molto spesso si hanno anche diversi problemi alle articolazioni mandibolari.
Come può intervenire un dentista sui problemi di postura: bite e ortodonzia
La prevenzione dei problemi posturali passa quindi anche per il benessere orale. Questo significa che visite periodiche dal dentista, una buona igiene orale e una cura adeguata dei nostri denti sono importanti anche per evitare problemi a testa e schiena. Detto ciò, come accennato sopra, non bisogna nemmeno cadere nell’errore di sovrastimare l’effetto dei denti sui problemi posturali.
In linea generale, è fondamentale prima di tutto realizzare un’approfondita visita occluso-posturale, per giungere a una diagnosi che tenga in considerazione la posizione del corpo, la masticazione, il modo di appoggiare i piedi. Senza questo approccio olistico è infatti molto complicato riuscire a individuare con precisione l’origine del malessere posturale. Vista la crescente attenzione sul tema, negli ultimi anni in ambito odontoiatrico si è sviluppata la gnatologia, una disciplina che studia specificamente l’equilibrio e le funzioni dei muscoli della masticazione, come deglutizione, masticazione e fonazione. Grazie alla visione d’insieme su cui si basa, una visita gnatologica può dare indicazioni importanti sulle relazioni tra malocclusioni e postura.
Una volta individuato il problema, il dentista può scegliere di agire in diversi modi a seconda della situazione particolare. Una delle soluzioni più comuni, comunque, è l’utilizzo del bite, un apparecchio mobile da apporre tra le arcati dentali per correggere la chiusura mandibolare ed evitare così contrazioni muscolari alla bocca. Altrettanto diffuso è il ricorso all’ortodonzia, nelle sue diverse forme: apparecchi fissi, mobili o trasparenti. Infine, in altri casi più complessi e gravi, per risolvere il problema della masticazione si può arrivare anche a optare per un intervento protesico.