Anestesia ai denti: 11 informazioni che è utile sapere

L’anestesia ai denti è l’alleato perfetto per chi deve sottoporsi a delle cure dentali, soprattutto se ha paura di sedersi sulla poltrona del dentista. Grazie agli anestetici locali utilizzati in odontoiatria, infatti, anche gli interventi più complicati diventano pressoché indolori.

Molte persone hanno paura del dentista, soprattutto perché temono di provare dolore durante le cure dentali. Eppure, l’ampio uso che in odontoiatria si fa degli anestetici dovrebbe fugare facilmente questo timore. I dentisti, infatti, per eseguire la maggior parte degli interventi invasivi, utilizzano anestesie locali che eliminano qualsiasi sofferenza. In questa breve guida, vengono approfondite le informazioni principali sull’argomento, attraverso 11 domande ricorrenti e le relative risposte.

Che tipo di anestesia usano i dentisti?

I dentisti usano comunemente delle anestesie locali per intorpidire l’area del trattamento e ridurre il dolore durante le procedure. Gli anestetici locali più utilizzati in ambito odontoiatrico includono Procaina, Clorprocaina, Lidocaina, Prilocaina, Bupivacaina, Ropivacaina, Levobupivacaina, scelti per la loro rapidità d’azione e sicurezza. Questi farmaci bloccano temporaneamente la trasmissione dei segnali di dolore ai nervi della zona trattata, consentendo al dentista di lavorare senza provocare fastidi al paziente. Talvolta, gli anestetici contengono una piccola dose di adrenalina, che aiuta a prolungare l’effetto, riducendo il sanguinamento locale durante la procedura.

Quanto ci mette a fare effetto l’anestesia del dentista?

L’anestesia locale inizia a fare effetto generalmente entro pochi minuti dall’iniezione. Tuttavia, il tempo può variare leggermente a seconda dell’area trattata e del tipo di anestetico utilizzato. Per esempio, in alcune aree della bocca, come il palato, l’anestesia può essere avvertita più rapidamente rispetto ad altre. Durante questo breve periodo di attesa, il dentista verifica che l’area sia completamente insensibile prima di iniziare il trattamento, assicurandosi così che il paziente non provi dolore o fastidio.

Dove si fa l’anestesia dentale?

L’anestesia dentale viene somministrata direttamente nella zona interessata dal trattamento, solitamente nella gengiva vicino al dente su cui si deve lavorare. Per le cure più superficiali, come l’otturazione, può essere sufficiente un’iniezione locale. Per interventi più complessi, il dentista può scegliere di iniettare l’anestetico più vicino al nervo che innerva una porzione maggiore della bocca. L’obiettivo è ottenere un’area di insensibilità specifica, permettendogli di operare senza provocare dolore.

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L’anestesia dal dentista fa male?

L’iniezione di anestesia dal dentista può causare una lieve sensazione di pizzico, ma il dolore è minimo e di breve durata. Il dentista può anche applicare un anestetico topico (gel o spray) sulla gengiva prima dell’iniezione, rendendo il processo quasi indolore. Il fastidio principale è solitamente legato all’introduzione dell’ago, ma una volta che l’anestetico ha fatto effetto, la zona diventa insensibile. La maggior parte delle persone percepisce solo una leggera pressione durante l’iniezione, ma non un vero dolore.

Quanto dura l’effetto dell’anestesia ai denti?

L’effetto dell’anestesia locale ai denti dura mediamente da 1 a 3 ore, ma può arrivare fino a 5 ore a seconda del tipo di anestetico e della quantità usata. Durante questo periodo, il paziente avverte un intorpidimento nella zona trattata, che può estendersi anche a labbra e guance vicine. La durata è calibrata per garantire che il paziente rimanga comodo durante il trattamento e poco oltre, permettendo al dentista di completare il lavoro senza fretta. In seguito, il torpore si dissipa gradualmente.

L’anestesia odontoiatrica è sicura per i bambini?

L’anestesia locale è generalmente sicura anche per i bambini, purché somministrata da un professionista esperto. Nei pazienti pediatrici, il dentista calcola il dosaggio in base all’età e al peso del bambino, e spesso utilizza dosi minori o anestetici specifici per la sicurezza dei più piccoli. Prima della procedura, il dentista esegue un’anamnesi approfondita per valutare possibili allergie o altre controindicazioni. Grazie a queste precauzioni, l’anestesia permette di garantire un’esperienza priva di dolore per i più piccoli, favorendo un approccio positivo al trattamento dentale.

E per le donne in gravidanza o in allattamento?

In generale, l’anestesia locale è considerata sicura anche per le donne in gravidanza e in allattamento, ma occorre adottare alcune precauzioni. Durante la gravidanza, i dentisti spesso preferiscono evitare anestetici contenenti adrenalina per minimizzare i rischi, e optano per dosi più basse. Inoltre, di solito si evitano trattamenti invasivi nel primo trimestre e si preferisce intervenire, se possibile, nel secondo trimestre. Le mamme che allattano possono sottoporsi ad anestesia locale senza effetti sul latte materno, poiché i livelli di anestetico che passano nel latte sono minimi.

Chi non può fare l’anestesia dal dentista?

La maggior parte delle persone può fare l’anestesia locale senza problemi, ma ci sono alcune eccezioni. Le persone con allergie note agli anestetici locali devono informare il dentista, che può scegliere alternative sicure. Alcuni pazienti con problemi cardiaci o neurologici possono avere reazioni avverse all’adrenalina, comunemente presente negli anestetici, e in questi casi si usa un anestetico privo di vasocostrittori. Inoltre, chi ha condizioni di salute particolari, come gravi disfunzioni epatiche o renali, deve consultare il proprio medico prima di sottoporsi all’anestesia odontoiatrica.

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Possono esserci effetti collaterali dell’anestesia per i denti? Può essere pericolosa?

L’anestesia locale odontoiatrica è generalmente sicura e gli effetti collaterali sono rari e lievi. Tra gli effetti temporanei più comuni ci sono lieve gonfiore, sensazione di formicolio o piccole contusioni nel sito dell’iniezione. Raramente, si possono verificare reazioni allergiche o effetti sistemici, come tremori o tachicardia, soprattutto in pazienti sensibili all’adrenalina. Questi eventi, sebbene possibili, sono molto rari grazie alla preparazione dei dentisti e alla loro capacità di personalizzare il trattamento in base alla storia medica del paziente.

Cosa non si dovrebbe fare dopo l’anestesia dal dentista?

Dopo l’anestesia, è consigliabile evitare di masticare finché l’effetto anestetico non è del tutto passato, poiché l’intorpidimento potrebbe causare morsi accidentali a lingua, guance o labbra. Anche bere bevande calde è sconsigliato, poiché si rischia di non percepire correttamente la temperatura e causarsi ustioni. È preferibile aspettare che la sensibilità sia tornata alla normalità prima di mangiare o bere cibi e bevande caldi, per ridurre al minimo i rischi di piccoli traumi nella zona anestetizzata.

Quanto tempo ci vuole per smaltire l’anestesia al dente?

Il corpo smaltisce completamente l’anestetico locale in un arco di tempo variabile, generalmente tra 2 e 5 ore. La maggior parte dei pazienti inizia a sentire l’intorpidimento diminuire dopo 1-2 ore dalla fine del trattamento, con un ritorno completo della sensibilità poco dopo. Tuttavia, in alcuni casi, soprattutto quando sono stati usati anestetici più potenti, l’effetto può durare un po’ più a lungo. Per smaltire l’anestesia più velocemente, si consiglia di muovere leggermente la bocca, ma sempre seguendo le indicazioni del dentista.

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