Il bite come rimedio per il bruxismo nei bambini
Il bruxismo è l’abitudine a digrignare con forza i denti durante il sonno. Negli ultimi anni, sempre più bambini soffrono questo disturbo. L’insorgere di questo disturbo è dovuto a situazioni di stress e passa con il tempo. Tuttavia, per evitare complicazioni sui denti, in alcuni casi occorre portare il bambino dal dentista, che può optare per l’utilizzo del bite.
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Il bruxismo nei bambini
La salute dei bambini (anche quella dei denti) è sicuramente una delle preoccupazioni più grandi per i genitori. Per questo, anche un fenomeno molto comune tra i bambini, come il bruxismo, necessita di una spiegazione che precisi tutte le eventuali complicazioni del caso.
Negli ultimi anni, infatti, l’abitudine a digrignare i denti durante il sonno è diventata un disturbo sempre più comune tra i bambini. Attualmente, il bruxismo interessa circa tre bambini su dieci, con una maggiore incidenza in età prescolare. Nella maggior parte dei casi, la consuetudine di digrignare i denti tende a scomparire con il passare degli anni e non comporta nessuna conseguenza particolare.
Possono esserci però anche situazioni in cui il disturbo si presenta in forme più gravi e persistenti. In questi casi, è possibile che il bruxismo provochi alcuni problemi, in particolare, oltre al danneggiamento dei denti dovuto all’eccessiva pressione, si possono verificare anche disturbi ai muscoli masticatori, con mal di testa e connesse ricadute sull’articolazione mandibolare.
I sintomi, ovvero come capire quando un bambino soffre di bruxismo
Il bruxismo è un fenomeno prevalentemente notturno: il bambino tende a serrare la bocca con eccessiva forza solamente durante il sonno. Perciò non è sempre facile accorgersi quando un bambino soffre di questo tipo di disturbo.
Ci sono comunque alcuni sintomi che si manifestano durante il giorno e che possono quindi aiutare a identificare il problema. In primis, il mal di testa mattutino che il bambino avverte con particolare intensità quando è appena sveglio. Il dolore è il risultato della continua ed eccessiva pressione sulla bocca; oltre alla testa, può arrivare anche a provocare tensione alle spalle e fastidio alle orecchie. In alcuni casi, si avverte anche una sensazione di rigidità nei muscoli del viso e della mascella.
Inoltre, il bruxismo può causare problemi ai denti che sono direttamente interessati dall’occlusione. Infatti, quei denti che vengono a contatto tra loro quando si chiude la bocca potrebbero consumarsi a causa dell’eccessiva pressione subita la notte.
Se questi sintomi persistono o si presentano con particolare virulenza, il consiglio è di portare il bambino dal dentista per una visita che possa chiarire la situazione, individuare le cause del problema e quindi le soluzioni più rapide ed efficaci.
Le cause più comuni del bruxismo
Il bruxismo è definito un disturbo del movimento nel sonno. Le cause sono totalmente involontarie; non serve quindi chiedere al bambino di impegnarsi a non digrignare i denti.
Si tratta invece di agire sui fattori che influiscono negativamente sulla qualità del sonno. Primo fra tutti, lo stress, che secondo le statistiche provoca il 70% dei casi di bruxismo nei bambini. Sono i microrisvegli che, provocando improvvise e brevissime interruzioni di sonno, portano il bambino a chiudere con forza i denti, come a scaricare sulla bocca la tensione accumulata nel corpo. Infatti, anche se può risultare strano, diverse situazioni familiari o scolastiche potrebbero minare la tranquillità del bambino. In questi casi, proprio il bruxismo è un campanello d’allarme per una situazione di disagio emotivo.
Occorre comunque chiarire che purtroppo i bambini affetti da determinate malattie, disturbi neurobiologici, o ritardi mentali, spesso soffrono di bruxismo a prescindere da particolari situazioni di stress.
Prevenzione e trattamento del bruxismo
La prima cosa da fare per prevenire o eventualmente curare il bambino affetto da bruxismo è sicuramente garantirgli una tranquillità emotiva, magari evitando o affrontando le situazioni che lo rendono nervoso durante il sonno. Come chiarito sopra, infatti, nella maggior parte dei casi il problema deriva dai microrisvegli, frutto di una particolare situazione di stress.
Ci sono anche degli oggetti (penne o matite, per esempio) pensati appositamente per far masticare il bambino durante il giorno, cercando così di evitare il digrignamento durante la notte.
Il bite per bambini
Infine, se la situazione non migliora o se il disturbo è particolarmente grave, il dentista può consigliare l’utilizzo del bite. Si tratta di un apparecchio intraorale da mettere durante la notte per impedire il consumarsi dei denti e alleggerire la pressione esercitata sulle arcate dentali. Consiste in una mascherina di resina da apporre tra l’arcata dentale superiore e quella inferiore in maniera perfettamente aderente, così da non provocare disturbo al bambino. In assenza di altre soluzioni, il bite è un efficace dispositivo contro il bruxismo capace di evitare completamente il digrignamento dei denti.