ATM – Articolazione Temporo-Mandibolare

L’articolazione temporo-mandibolare (detta anche ATM) è quella che connette la mandibola al cranio. È un’articolazione bilaterale, nel senso che è presente, in maniera speculare, sia a destra che a sinistra. La sua funzione è garantire movimenti semplici ma fondamentali, come l’apertura e la chiusura della bocca. L’ATM, però, può anche muoversi in maniera asimmetrica: avanti e indietro o sulla direttrice destra – sinistra. È quindi estremamente duttile ed efficace, ma anche fragile e delicata.

Anatomia dell’articolazione temporo-mandibolare

Dal punto di vista anatomico, l’articolazione temporo-mandibolare ha una struttura essenziale, composta da due ossa (mandibola e osso temporale) e da quattro legamenti (temporo-mandibolare, collaterale, sfeno-mandibolare e stilo-mandibolare). A questi componenti, si aggiunge poi il menisco temporo-mandibolare, che è fatto di cartilagine, ha una forma leggermente allungata e si inserisce tra le due componenti ossee.

I disturbi che colpisco l’ATM

Proprio in virtù della sua fragilità e del suo ruolo chiave in una zona nevralgica del corpo umano, l’articolazione temporo-mandibolare può dare luoghi a diversi problemi. Si tratta di una gamma piuttosto ampia e variegata di fastidi, che vanno sotto la generica etichetta di disturbi dell’ATM. Le ripercussioni di queste patologie possono colpire tutte le funzioni collegate all’articolazione: masticazione, respirazione, vista, postura. I sintomi più comuni sono dolore localizzato (magari accompagnato da un caratteristico “click” della mandibola quando si apre e chiude la bocca), mal di testa frequente, dolori cervicali e alla schiena, fischi e ronzii nelle orecchie (acufene). Nell’insorgere dei disturbi ATM, possono avere delle responsabilità anche i denti, con i casi di malocclusione dentale e i cosiddetti difetti del morso (cioè delle anomalie nella chiusura della bocca).