Lo scovolino, cos’è e come si usa per l’igiene dentale

Lo scovolino è simile a uno spazzolino ma di piccole dimensioni, si usa per pulire le tasche gengivali e le fessure interdentali di media grandezza. Nella pratica dell’igiene dentale, non sostituisce l’uso dello spazzolino e del filo interdentale, ma li supporta, contribuendo così a rimuovere placca e batteri, i principali nemici del benessere dei denti. Vediamo insieme com’è fatto e come si usa lo scovolino.

Cos’è lo scovolino, uno dei protagonisti dell’igiene orale

La placca e i batteri che si accumulano sulla superficie dentale e sulle gengive sono la principale causa dell’insorgere di patologie come carie e gengivite. Per questo è fondamentale la pulizia quotidiana della bocca per garantire la salute e il benessere dei nostri denti. In questo senso, lo scovolino è uno strumento molto utile a prevenire problematiche legate a frammenti di cibo che restano imprigionati nelle fessure dentali.

Come proteggersi dai disturbi gengivali

Lo scovolino non sostituisce l’azione degli strumenti tradizionali, ma la supporta con una funzionalità complementare. Lo spazzolino è pensato e costruito per una pulizia generale di denti e lingua; il filo interdentale invece serve principalmente per arrivare nelle piccole fessure interdentali e nei bordi gengivali. La testa di piccole dimensioni dello scovolino è pensata quindi appositamente per arrivare dove non agiscono gli altri strumenti. Soprattutto le tasche gengivali e le fessure di medie dimensioni.

Lo scovolino è infatti molto simile a uno spazzolino, ma con dimensioni molto più piccole. Il manico in plastica regge la testina flessibile, a forma cilindrica o conica, che può essere comunque di misure diverse a seconda delle esigenze.

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Come funziona lo scovolino e come si usa

Usare correttamente lo scovolino è piuttosto semplice. Fondamentalmente, bisogna fare attenzione soprattutto ad agire delicatamente in prossimità delle gengive, questo per evitare di provocare eventuali traumi.

Il movimento orizzontale è simile a quello del filo interdentale, avanti e indietro tra le fessure interdentali per rimuovere frammenti di cibo e prevenire la formazione di batteri. Per quanto riguarda il movimento in verticale, nell’arcata superiore è consigliato sospingere lo scovolino dall’alto verso il basso, mentre in quella inferiore il movimento in cui imprimere forza è il contrario, dal basso verso l’alto. Questo ovviamente per evitare – come accennato in precedenza- eventuali lesioni alle gengive. Sempre per questo motivo, tantissimi esperti consigliano di eseguire un solo movimento. Fuori e dentro, in alto e in basso, una sola volta è infatti sufficiente per lasciare pulita la fessura interdentale.

Bisogna chiarire inoltre che ogni sorriso è diverso dagli altri. Di conseguenza, anche l’utilizzo perfetto di uno strumento come lo scovolino varia a seconda della dentatura di ogni persona. Un dentista, per esempio, può consigliare con precisione quali sono le fessure e le tasche gengivali per cui è necessario utilizzarlo. 

Per quanto riguarda la frequenza, invece, si consiglia l’utilizzo una volta al giorno, come il filo interdentale, preferibilmente la sera prima di andare a dormire per lasciare la bocca totalmente pulita. Se usato quotidianamente, solitamente lo scovolino non dura più di 15 giorni. Infatti, quando le setole cominciano ad aprirsi e a perdere l’elasticità, occorre cambiare la testina (se intercambiabile) per evitare di causare problemi alle gengive.

Quando non è utile usare lo scovolino 

Lo scovolino è quindi effettivamente uno strumento molto utile per l’igiene orale. In alcuni casi, però, il suo utilizzo è fortemente sconsigliato perché potrebbe causare diversi tipi di problemi. Nel caso in cui si è appena estratto un dente, per esempio, è controindicato passare lo scovolino in prossimità del punto dell’operazione, perché le gengive potrebbero essere ancora gonfie e traumatizzate.

Inoltre, anche nelle fessure interdentali che sono particolarmente strette, passare lo scovolino potrebbe non solo essere inutile, ma anche dannoso. Infatti, se le setole non passano con facilità tra i denti ma trovano resistenza, a lungo andare questo indebolisce la dentatura e le gengive. È sempre consigliato perciò un parere del dentista sul giusto utilizzo dello scovolino.

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