Trovare lavoro con il sorriso giusto

Un bel sorriso può essere un valido alleato durante un colloquio di lavoro, ma è molto importante sapere quando sfoggiarlo e con che intensità. La comunicazione non verbale, infatti, gioca un ruolo fondamentale non far colpo su chi si occupa di reclutamento delle risorse umane. Imparare a mantenere un giusto equilibrio è il primo segreto per arrivare al successo.

Un colloquio di lavoro è sempre un momento molto delicato che va preparato con cura. L’impressione che si fa al selezionatore, infatti, può essere decisiva non solo per essere assunti o meno ma anche per orientare il successivo accordo contrattuale, magari ottenendo un inquadramento migliore o uno stipendio più alto. Bisogna quindi giocarsi al meglio tutte le proprie carte nel giro di pochi minuti. Sicuramente il punto di partenza irrinunciabile è un’ottima conoscenza degli argomenti su cui verte il lavoro desiderato ed è buona pratica anche raccogliere informazioni sull’azienda con cui ci si interfaccia. Gli psicologi del lavoro, però, sono concordi nel dire che un ruolo chiave lo svolge anche la comunicazione non verbale, cioè tutto che diciamo e trasmettiamo senza utilizzare le parole.

Come mantenere i denti bianchi

L’importanza della comunicazione non verbale nei colloqui di lavoro

Il nostro corpo, infatti, lascia intendere molto di più di quello che crediamo. Le espressioni del volto, gli sguardi, la posizione e i movimenti delle gambe e delle braccia, la postura che assumiamo sulla sedia. Ogni elemento viene vagliato e valutato da chi si occupa di risorse umane. D’altra parte, che la comunicazione non verbale sia fondamentale lo rivelano anche le montagne di testi e seminari che si realizzano sull’argomento.

Ma è possibile controllare queste reazioni spontanee e quasi inconsce de nostro corpo? Forse parlare di vero e proprio controllo è fuorviante, però senza dubbio si può fare molto per inviare i giusti messaggi. Ci sono soprattutto tre cose a cui prestare attenzione: la postura, la stretta di mano e il sorriso.

Sulla sedia, ad esempio, non bisogna mai sedersi assumendo una posizione protesa in avanti o inclinata all’indietro. Inoltre, guai a toccarsi viso e testa. Per quanto riguarda la stretta di mano, è bene dosare la forza: non bisogna stringere troppo, per non tradire arroganza o timore, né lasciarla fastidiosamente morbida, dando un segnale di eccessiva timidezza.

Denti dritti grazie alle faccette

Sorridere senza esagerare

Un discorso a parte lo merita il sorriso, che è il vero biglietto da visita con cui c si presenta. Ovviamente, deve essere curato (e questo significa che non ci si può ricordare di lui solo il giorno prima del colloquio). I denti bianchi, dritti e splendenti, infatti, identificano una persona che sa prendersi cura di sé e sa dare peso alle cose importanti. La domanda che tutti si pongono prima di un colloquio però è una sola: devo sorridere o essere molto serio?

Sicuramente, nel momento in cui si saluta il selezionatore, è bene sorridere. Questo contribuisce a distendere il clima, a scaricare la tensione e a creare subito un buon feeling. Inoltre, chi sorride dà l’idea di essere tranquillo e caratterialmente solido. Attenzione, però, deve trattarsi di un sorriso controllato, sobrio, non forzato.

Viceversa, durante il colloquio è bene mantenere un contegno serio, a meno che non sia il selezionatore a stemperare il clima con una battuta. Infatti, è bene non esagerare con i sorrisi, per non farli apparire come sintomo di insicurezza o di poca considerazione dell’importanza della situazione. Il trucco, insomma, è sempre nel mantenere il giusto equilibrio.

Sorriso e linguaggio del corpo