Nevralgia ai denti: cause, sintomi e rimedi per calmare il dolore
La nevralgia ai denti (da non confondere con la nevralgia del trigemino) può manifestarsi con dolore insopportabile e altri sintomi correlati (gonfiore delle gengive, sensibilità, alitosi). Le cause possono essere diverse, così come le possibili cure. Di sicuro, però, la nevralgia dentale richiede un tempestivo intervento del dentista.
Un forte dolore, che da un dente si innerva ungo tutta l’arcata dentale, e poi si estende alla bocca, al viso, addirittura al collo. Una sensazione a volte aggravata dalla masticazione o dal contatto con sostanze calde o fredde. Eccola la nevralgia ai denti, una sensazione dolorosa che, quando molto forte, sembra davvero far impazzire. Beato chi nella sua vita non ha mai sofferto di un mal di denti del genere, perché davvero si è risparmiato un fastidio profondo. C’è chi dice che sia uno dei dolori più sfiancanti che si possano conoscere. Visto che la nevralgia è un disturbo così intenso, merita un articolo di approfondimento, per capirne meglio cause, sintomi e soprattutto cure. E per sgombrare il campo da alcuni motivi di confusione.
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Nevralgia: cosa succede quando i nervi si “infiammano”
Il primo elemento da chiarire è proprio il significato della parola nevralgia. Cosa indica? A quale specifica patologia fa riferimento? Perché la nevralgia non è solo dentale, ma può colpire anche altre zone del corpo. La parola nevralgia, infatti, indica
una generica condizione di irritazione o danneggiamento di un nervo.
L’infiammazione che ne scaturisce produce il forte dolore.
Nevralgia ai denti: cos’è e quanto dura
Si ha una nevralgia ai denti quando il nervo interessato dall’infiammazione o dal danneggiamento è quello che “alimenta” i denti e che fa parte della cosiddetta polpa dentaria. Potenzialmente, tutti i denti possono essere colpiti da nevralgia e dare luogo a manifestazioni dolorose. La durata della nevralgia ai denti è molto variabile. Può anche accadere che si manifesti una prima vota, poi rimanga silente per giorni e infine si riaffacci.
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Mal di denti o nevralgia del trigemino
Attenzione, però, perché spesso capita di confondere due situazioni molto simili per quanto riguarda la sofferenza che provocano ma altrettanto diverse sotto il profilo della loro natura e delle loro cause. Si tratta della nevralgia dentale e della nevralgia del trigemino. In entrambe i casi, infatti, ci troviamo davanti a un nervo che provoca dolore. Ma non si tratta dello stesso nervo. E la differenza non è da poco. Perché nel primo caso, trattandosi di un mal di denti, lo specialista a cui rivolgersi è un dentista. Nel secondo, invece, ci si trova di fronte a una patologia che colpisce il viso (il trigemino, infatti, è il nervo del volto) e richiede l’intervento di un neurologo o di un otorino. Il problema è che il tipo di dolore che si avverte e le zone interessate sono molto simili e questo genera confusione.
Come riconoscere la nevralgia dentale: i sintomi
Oltre al dolore, ci sono altri sintomi che permettono di riconoscere la nevralgia ai denti e di distinguerla da quella del trigemino:
- bruciore
- guancia e viso gonfi
- gengive gonfie
- alitosi
- ipersensibilità
- rigidità delle spalle
- mal di testa
Le cause della nevralgia dentaria
Le cause scatenanti di una nevralgia dentale possono essere molteplici. Per capire l’origine del dolore, quindi, è necessario recarsi dal proprio dentista di fiducia.
Le ipotesi principali sono:
- carie (è di gran lunga la circostanza più probabile e denota un processo cariogeno già piuttosto avanzato, quindi una carie profonda);
- devitalizzazione;
- infiammazione gengivale;
- ciste;
- bruxismo;
- trauma (che causa rottura o scheggiatura del dente).
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Cure e rimedi per la nevralgia ai denti
Se diverse sono le possibili cause della nevralgia ai denti, altrettanto differenziate devono essere le cure. La prima cosa da fare, come già detto, è rivolgersi a un odontoiatra. Sarà lui, una volta verificata l’origine del problema, a indicare il rimedio migliore. La carie, ad esempio, andrà rimossa, il bruxismo trattato con un bite, il dente rotto o scheggiato dovrà essere ricostruito.
Nel frattempo, però, sempre sotto controllo medico, si può intervenire per alleviare il dolore assumendo farmaci specifici, a carattere analgesico o antinfiammatorio. Infine, è bene curare in modo ancora più attento l’igiene orale, con qualche accortezza in più (come l’utilizzo dell’acqua tiepida, per non scatenare la sensibilità dentale).