Palato stretto, cosa comporta e come si risolve grazie all’apparecchio

Il palato stretto è un problema di ortodonzia molto comune che si risolve con un apposito apparecchio fisso. Un palato stretto (detto anche palato ogivale) può avere cause diverse e provocare importanti conseguenze negative su masticazione, sorriso, postura e respirazione. Ecco perché è necessario trattarlo. La diagnosi precoce è fondamentale. Nei bambini, infatti, il palato stretto può essere allargato facilmente con un apparecchio fisso specifico (espansore palatale). Più difficile, invece, ottenere risultati importanti sugli adulti.

Palato stretto, un problema per il sorriso di bambini e adulti

Il palato stretto (o ogivale) è una delle problematiche odontoiatriche più diffuse e trattate, soprattutto nei bambini in fase di sviluppo. Il palato umano, infatti, deve avere una larghezza fisiologica (potremmo definirla una larghezza “giusta”) che è quella che gli consente di lasciare a tutti i denti il giusto spazio e di far funzionare correttamente la bocca. In caso contrario, quando è troppo stretto, possono generarsi numerosi disturbi a cascata, anche piuttosto fastidiosi. Ecco perché la diagnosi precoce di palato stretto è fondamentale, consentendo di intervenire in modo altrettanto tempestivo.

Cause del palato ogivale

Ma quali sono le cause che portano a sviluppare un palato stretto? Molto spesso, la responsabile è la lingua. A questo particolare muscolo nascosto nella bocca, infatti, la natura ha affidato il compito di modellare il palato. Quando è a riposo (cioè quando non stiamo né mangiando né parlando), la lingua si appoggia sul palato, proprio dietro gli incisivi superiori, ed esercita una forza di contrasto dei muscoli facciali. I problemi sorgono se la lingua non va ad occupare questa posizione, come avviene, ad esempio, quando si ha l’abitudine a respirare con la bocca (respirazione orale) o si deglutisce in maniere errata (deglutizione atipica).

Ulteriori cause del palato stretto possono essere:

Conseguenze di un palato troppo stretto

Analizzate le possibili cause, veniamo alle conseguenze che scaturiscono dal palato stretto. Si tratta di problemi multipli che, a cascata, possono colpire l’intero benessere psicofisico, ovviamente a seconda della gravità della patologia.

A livello orale, la conseguenza più diretta ed evidente è l’affollamento dentale. Se il palato non è abbastanza largo, infatti, i denti non hanno il giusto spazio e finiscono per crescere troppo vicini o storti. Questa situazione, a sua volta, può essere causa di malocclusioni dentali, difficoltà a masticare e a mordere, addirittura problemi di fonesi e di respirazione (con annessi russamento e apnee notturne) o crescita asimmetrica della mandibola.  Inoltre, vista la stretta correlazione che c’è fra i denti e il resto del corpo, un palato stretto può anche provocare problemi di postura.

Scopri di più sulla correlazione tra denti e postura

 

Allargare il palato stretto con l’apparecchio (fisso) ortodontico

L’eventualità che si crei un palato troppo stretto, come già sottolineato, è strettamente collegata alla fase di crescita e sviluppo del corpo umano. Il momento migliore per diagnosticare questo problema e per porvi rimedio, quindi, è quando il paziente è ancora un bambino. Nell’adulto, invece, il palato stretto diventa molto più difficile da trattare (anche se non è impossibile farlo). Siamo davanti a un caso palese di efficacia della cosiddetta ortodonzia intercettiva, cioè precoce, che permette di agire anche con apparecchi ortopedici. Ecco perché è importante far fare al proprio figlio una prima visita di controllo dal dentista entro i 6 anni.

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L’espansore palatale

Lo strumento più idonei per intervenire in questi casi, soprattutto nei bambini, è l’espansore palatale. Si tratta di un apparecchio fisso non visibile all’esterno, che si applica sul palato, agganciato ai denti posteriori dell’arcata superiore. Il suo compito è quello di esercitare pressione sulle due metà dell’osso mascellare superiore, inducendole ad allargarsi. Al centro dell’espansore c’è una vite che deve essere periodicamente girata, in modo da permettere all’apparecchio di continuare ad esercitare pressione, man mano che il palato si espande. Solitamente, l’espansore palatale deve essere portare per un periodo che varia dai 6 ai 12 mesi, comprensivi di una fase di stabilizzazione.

Il trattamento del palato stretto negli adulti

Il trattamento con espansore palatale ha la massima efficacia se praticato su pazienti tra i 7 e i 10 anni. Negli adulti, invece, con la medesima tecnica è possibile ottener solo piccoli miglioramenti nella larghezza del palato. La soluzione alternativa che può essere adottata, invece, prevede l’abbinamento tra espansione chirurgica del palato e trattamento ortodontico. Si tratta, però, di una soluzione maggiormente invasiva, da tenere in considerazione solo nei casi in cui il palato stretto provoca conseguenze serie sulla salute del paziente.

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