Denti consumati, cause e possibili rimedi per “ricostruirli”

I denti consumati rovinano l’estetica della bocca ma anche la salute. Per questo è importante conoscere le cause che provocano la consumazione dei denti e intervenire tempestivamente contro erosione e abrasione. Per ricostruire un dente consumato, le faccette dentali rappresentano ormai la soluzione più diffusa, perché consentono di ripristinare un sorriso perfetto ed efficiente. Nei casi più gravi, invece, si può ricorrere all’incapsulamento.

Denti consumati, un problema estetico e di salute

Durante il corso della vita, i denti di un individuo tendono a consumarsi, con una riduzione dello smalto, cioè lo strato duro più esterno. Avere una dentatura leggermente consumata, quindi, è fisiologico. L’importante è che non si superi una soglia di attenzione, altrimenti un piccolo difetto può diventare causa di problemi estetici e di salute. Quando si supera questa soglia, si parla prorpiamenti di denti consumati ed è necessario intervenire con una sorta di ricostruzione. Bellezza del sorriso ed efficacia della masticazione, infatti, risentono di tale processo di consumazione.

I denti consumati sono più fragili, sensibili agli sbalzi di temperatura, maggiormente inclini alle fratture a all’attacco delle carie. E sono anche brutti da vedere, piccoli, sottili, spesso ingialliti, in casi estremi trasparenti sui bordi. Per non parlare delle conseguenze negative sulla chiusura della bocca che possono ripercuotersi su tutto il corpo, come nel caso delle connessioni tra malocclusioni e problemi di postura, mal di schiena, mal di testa, disturbi alle orecchie e alla vista.

Ecco perché è bene non sottovalutare i problemi che nascono dall’avere denti consumati e prendere le dovute contromisure. La prima cosa da fare, però, è capire le cause di questo difetto, perché solo così si possono identificare rimedi e terapie adeguati.

Le cause dei denti consumati: abrasione ed erosione

Le cause dei denti consumati possono essere raggruppate in due grandi categorie: erosione ed abrasione.

L’erosione dentale

L’erosione dentale si ha quando lo smalto viene deteriorato dall’azione di sostanze acide. Questo può accadere sia per problemi di alimentazione che per disturbi all’apparato gastrointestinale. È sconsigliata, ad esempio, l’assunzione frequente di particolari tipi di frutti (come limoni e arance) o bevande. Per quanto riguarda le condizioni patologiche, invece, quelle più direttamente collegate ai denti consumati sono il reflusso gastroesofageo o il vomito.

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L’abrasione dentale e il bruxismo

Diverso il discorso per l’abrasione dentale, che ha cause meccaniche, cioè legate allo sfregamento fra le arcate dentarie. È il caso, ad esempio, del bruxismo, la tendenza a digrignare involontariamente i denti, di notte o di giorno. Ma è anche il caso di uno spazzolamento eccessivo della dentatura, oppure dell’uso di dentifrici abrasivi o di rimedi sbiancanti fai da te. Infine, rientrano in questo gruppo, anche i casi di denti consumati perché entrati in contatto con alimenti abrasivi.

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La ricostruzione dei denti consumati: incapsulamento e faccette estetiche

Di fronte ad un paziente con denti consumati, l’odontoiatra ha molteplici possibilità di intervento. Per scegliere la migliore, però, è necessario valutare una pluralità di fattori: livello di deterioramento, cause, salute orale complessiva.

La cosa migliore è iniziare con un intervento che vada a rimuovere le ragioni dell’abrasione o dell’erosione. Questo significa intervenire sull’alimentazione (nei casi di consumo eccessivo di cibi o bevande acide), sul modo di lavarsi i denti (ecco come farlo correttamente) o sulle cattive abitudini, volontarie o involontarie (come il bruxismo).

Una volta rimosse le cause, si può pensare a lavorare per eliminare i danni già fatti. Qui le strade percorribili sono due: le faccette dentali o l’incapsulamento.

Le capsule dentali

La soluzione dell’incapsulamento è quella che viene adottata nei casi di danneggiamento profondo. L’applicazione delle capsule consente comunque di salvare il dente ed evitare l’estrazione. Il risultato estetico è pressoché impeccabile, visto che oramai questi elementi vengono realizzati con materiali che consentono di imitare perfettamente la forma e il colore dei denti naturali.

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Le faccette dentali estetiche

Se il livello di deterioramento non è ancora arrivato ad un punto critico, invece, i denti consumati possono essere trattati con le faccette dentali estetiche. Applicate sulla superficie dentale, le faccette consentono di recuperarne la forma originaria, con un risultato perfetto sia dal punto di vista estetico che da quello funzionale.

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