Mancanza di calcio, anche i denti ne possono soffrire

La carenza di calcio può fare male a denti e gengive, oltre che alle ossa e a diverse parti del corpo umano. Questo minerale, infatti, rinforza lo smalto e protegge dalle carie e dalle infezioni gengivali. Per mantenere o ristabilire i corretti livelli di calcio è fondamentale il ruolo dell’alimentazione, consumando cibi che ne sono ricchi. Inoltre, sotto controllo medico, è possibile assumere integratori specifici.

Il calcio è un minerale fondamentale per il corpo umano. Non è un caso, infatti, che questo elemento, da solo, costituisca circa il 2% dell’organismo e rappresenti la metà di tutti i minerali che lo stesso contiene. Nell’immaginario collettivo, il calcio è strettamente connesso con l’apparato scheletrico perché, utilizzando un gergo comune, “fa bene alle ossa”. Come spesso accade, la saggezza popolare non si discosta troppo dalla realtà. Il calcio, infatti, è davvero un componente essenziale del tessuto osseo e assumerne la giusta quantità attraverso l’alimentazione quotidiana aiuta a tenere lontani i problemi alle ossa. Al contrario, invece, la mancanza di calcio può causare diversi disturbi.

Calcio per la salute di denti e gengive

Oltre alle ossa, però, c’è un’altra zona del corpo che riceve importati benefici da un regolare e congruo apporto di calcio. Si tratta della bocca e nello specifico della salute di denti e gengive.

Per quanto riguarda i denti, il calcio ne rafforza la struttura e lo smalto, rendendoli meno aggredibili dai batteri contenuti nella placca e quindi meno soggetti a sviluppare carie. Una funzione di primaria importanza, visto che la carie è il nemico numero uno del sorriso.

Anche il ruolo nei confronti della salute gengivale non è da sottovalutare. Il calcio, infatti, aiuta a prevenire l’insorgere di infezioni e svolge un ruolo di primo piano nel contrasto alla parodontite, patologia molto pericolosa che, nelle sue conseguenze più estreme, può causare anche la perdita dei denti.

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La carenza di calcio: cause e sintomi

A questo punto, appare chiaro che la mancanza di calcio nel corpo è una situazione che va evitata il più possibile. Ma come ci si rende conto se è necessario assumerne di più? Come si manifesta tale carenza? E soprattutto, quali posso esserne le cause?

Procediamo con ordine, partendo dai sintomi della mancanza di calcio, che sono principalmente i seguenti:

  • Pelle secca e che tende a squamarsi;
  • Unghie fragili;
  • Capelli spessi;
  • Crampi, dolori, spasmi e irrigidimenti muscolari;
  • Convulsioni.

Molto spesso viene considerata spia di una carenza di calcio anche la comparsa di macchie bianche sui denti. In questo caso, invece, è più probabile che si tratti fluorosi o carenza di vitamina D (che a sua volta può effettivamente diminuire i livelli di calcio).

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Passando all’analisi delle cause della carenza di calcio, queste possono essere ricondotte a tre categorie: alimentazione scorretta, patologie pregresse, assunzione di farmaci specifici. A queste si aggiunge l’invecchiamento e, per le donne, la menopausa.

La dieta è senza dubbio la principale indiziata. L’assorbimento di calcio, infatti, è ridotto in presenza del consumo sovradimensionato di cibi integrali o ricchi di fibre e di proteine. Viceversa, se si introduce nel corpo poca vitamina D si contribuirà ad abbassare anche il livello di calcio. Infine, vanno evitati anche gli eccessi di caffeina, alcol e sale.

Tra le patologie che possono interferire con il calcio, invece, ci sono celiachia e malattie renali, così come tutte quelle che richiedono l’assunzione prolungata di farmaci corticosteroidi.

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Come aumentare il calcio nei denti

Se l’alimentazione è spesso la principale causa della mancanza di calcio, allora è proprio attraverso il cibo che si può andare a risolvere il problema. L’alternativa (o l’ulteriore supporto) è rappresentato dall’assunzione di specifici integratori, ovviamente sotto stretto controllo medico.

Cosa mangiare

In cima alla lista degli alimenti ricchi di calcio ci sono senza dubbio il latte e tutti i suoi derivati, dai formaggi freschi a quelli stagionati, passando per le diverse tipologie di yogurt. Molto ricchi ne sono anche le uova e alcuni pesci e frutti di mare, come alici, sardine, sgombri, gamberi, polpo e vongole.

In campo vegetale, ci sono diversi frutti e verdure che contengono calcio: soia (ideale per chi segue una dieta vegana), cavoli, spinaci, cime di rapa, bieta, broccoletti, mandorle, fichi, arance, noci e pistacchi. Nella lista vanno inseriti anche i legumi: ceci e fagioli.

Quali integratori assumere

Se con l’alimentazione si ha difficoltà a ristabilire i corretti livelli di calcio, è possibile affidarsi a degli integratori specifici (anche di vitamina D). La scelta dell’integratore più adatto, l’indicazione delle dosi giornaliere e la durata del trattamento, però, sono tutte variabili che devono essere stabilite dal proprio medico di fiducia, a cui è opportuno rivolgersi. Il “fai da te”, quando si tratta di salute, non è mai una buona idea.

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