Denti da latte
La comparsa dei primi dentini è una tappa fondamentale nella crescita di ogni bambino. I cosiddetti denti da latte, oltre ad avere un ruolo chiave nella masticazione e nel linguaggio, sono anche protagonisti di tante curiosità, leggende e tradizioni tramandate nel tempo. Ma quali sono esattamente i denti da latte? Quanti sono? Quando spuntano e quando cadono? E soprattutto: perché si chiamano così? Ecco le risposte alle tante curiosità sul tema.
Quali sono i denti da latte?
I denti da latte, chiamati anche denti decidui, sono i primi denti che spuntano nella bocca dei bambini durante l’infanzia. La loro comparsa segna una tappa importante nello sviluppo, perché consentono al bambino di iniziare a masticare correttamente, pronunciare bene le parole e mantenere lo spazio necessario per i denti permanenti che verranno in seguito.
I dentini da latte si suddividono in tre categorie principali:
- incisivi: si trovano nella parte anteriore e servono a tagliare il cibo.
- canini: hanno una forma appuntita e sono utili per lacerare e strappare.
- molari: più larghi e piatti, permettono di schiacciare e triturare gli alimenti.
A differenza della dentatura definitiva, invece, i denti da latte non comprendono i premolari.
Un’altra particolarità è che, nella maggior parte dei casi, presentano un aspetto più bianco e meno robusto, proprio perché sono destinati a durare solo per un periodo limitato della vita.
Quanti sono i denti da latte
I denti da latte sono in tutto 20, suddivisi equamente tra l'arcata superiore e quella inferiore, quindi 10 sopra e 10 sotto. Questa dentatura temporanea è formata da:
- 8 incisivi (4 centrali e 4 laterali),
- 4 canini (2 per arcata),
- 8 molari (4 per lato, due per ogni metà di arcata).
Come detto, rispetto alla dentatura permanente, che conta 32 elementi, mancano all’appello i premolari e i terzi molari (i famosi denti del giudizio), che spuntano in età più avanzata. Questa differenza numerica non è casuale: i denti da latte sono adatti alle dimensioni della bocca del bambino, che è molto più piccola rispetto a quella di un adulto. Quando la crescita scheletrica lo consente, invece, iniziano a farsi spazio i denti permanenti, più grandi e numerosi.
Quando spuntano e quando cadono i dentini
La comparsa dei denti da latte è un processo naturale che inizia generalmente intorno ai 6 mesi di età, ma con grandi variazioni individuali: alcuni bambini partono un po’ prima, altri qualche mese dopo. Di solito, i primi a spuntare sono gli incisivi centrali inferiori, seguiti da quelli superiori. Nei mesi successivi compaiono via via gli altri dentini, seguendo un ordine abbastanza regolare: incisivi laterali, primi molari, canini e infine i secondi molari. L’eruzione completa si conclude in genere entro i 30-36 mesi.
La caduta dei denti da latte, invece, inizia attorno ai 6 anni, quando cominciano a spuntare i denti permanenti. Anche in questo caso il processo è graduale e può durare fino ai 12-13 anni. I denti non cadono tutti insieme, ma seguono grosso modo lo stesso ordine con cui erano comparsi. È bene precisare che la perdita dei dentini non avviene perché “si consumano” o si rovinano, ma perché le radici vengono riassorbite naturalmente dal corpo, man mano che il dente permanente sottostante si fa strada verso la superficie.
Perché si chiamano denti da latte
Il termine "denti da latte" può sembrare curioso, ma ha radici piuttosto antiche. In realtà non esiste una sola spiegazione certa, ma ci sono alcune ipotesi plausibili che aiutano a comprenderne l’origine.
La prima spiegazione, più immediata e con radici scientifiche, è legata al periodo della vita in cui questi denti compaiono: i primi dentini, infatti, spuntano quando il bambino è ancora nutrito principalmente con il latte materno o artificiale. Da qui, l’associazione con il nome.
Un’altra teoria riguarda il colore di questi denti, che tende a essere più bianco e lattiginoso rispetto a quello dei denti permanenti. Questo aspetto candido, dovuto alla diversa composizione dello smalto, li rende facilmente distinguibili.
Di sicuro, il legame tra la dentatura decidua e il latte è ricorrente anche in lingue diverse dall’italiano: in inglese si chiamano milk teeth, in francese dents de lait, in tedesco milchzähn.
Miti, leggende e tradizioni sui denti da latte
La caduta dei denti da latte non è solo un evento fisiologico, ma spesso diventa un momento ricco di significati simbolici e rituali. Ogni cultura ha sviluppato nel tempo usanze particolari legate alla perdita dei primi dentini, trasformandola in un’occasione quasi magica.
In Italia, come in molti paesi latini, la tradizione più diffusa è quella del topolino dei denti: quando un bambino perde un dentino, lo mette sotto il cuscino prima di dormire. Durante la notte, il topolino passerà a prenderlo e in cambio lascerà una monetina o un piccolo regalo. Nel mondo anglosassone, invece, il protagonista è invece la celebre fatina dei denti (Tooth Fairy), che compie lo stesso gesto gentile, ma con le ali. In alcuni paesi nordici, il dente viene lasciato in un bicchiere d'acqua sul comodino, mentre in altre culture ancora si getta sul tetto o nel fuoco, in segno di buon augurio.
Anticamente si pensava che i denti da latte avessero un certo potere simbolico, e proprio per questo spesso venivano conservati o seppelliti in luoghi considerati protettivi. In alcune zone dell’Asia, il dente caduto dall’arcata superiore andava gettato sotto casa, mentre quello dell’arcata inferiore veniva lanciato sul tetto, con l’augurio che i denti permanenti crescessero forti e dritti.
Queste tradizioni, per quanto diverse tra loro, hanno tutte un punto in comune: aiutano il bambino a vivere con entusiasmo un passaggio che altrimenti potrebbe essere percepito come sgradevole o doloroso. E trasformano la caduta di un dentino in una piccola avventura da ricordare con il sorriso.