Carie del colletto: cause, sintomi e trattamenti

La carie del colletto (o cervicale) è una particolare tipologia di carie che si localizza nello spazio tra la gengiva e la corona dentale, una zona difficile da pulire bene con la quotidiana igiene dentale. Ecco perché la carie del colletto può rivelarsi molto insidiosa e degenerare fino a richiede la devitalizzazione del dente.

La carie è la più diffusa e anche temuta patologie dei denti. Oltre ad essere molto dolorosa, infatti, una carie dentale può sfociare in disturbi molto più gravi, inficiando la salute complessiva della bocca. Tra l’altro, si tratta di una patologia che può colpire anche in tenera età, come dimostrano i casi di carie dei denti da latte. Di carie ne esistono diverse tipologie, distinte a seconda della loro profondità o della posizione sulla superficie dentale. L’approfondimento che segue è dedicato ad una di queste tipologie, cioè la carie del colletto.

Cos’è la carie del colletto (o cervicale)

La carie del colletto, nota anche come carie cervicale, colpisce la parte del dente situata vicino alla gengiva, chiamata colletto o colletto cervicale. Questa zona è particolarmente suscettibile alla carie poiché è più delicata e più difficile da pulire rispetto ad altre parti del dente. Questo la rende più facilmente individuabile rispetto magari alla carie radicolare o alla carie tra due denti. Il problema, però, è che la carie del colletto ha la caratteristica di svilupparsi e crescere più rapidamente rispetto alle altre, andando ad attaccare molto presto la polpa dentaria. Per questo motivo, è importante diagnosticarla e curarla tempestivamente.

I sintomi della carie cervicale

Oltre ad esser visibile come una piccola macchia scura sul dente o un foro, la carie cervicale presenta sintomi analoghi a tutte le altre tipologie di carie:

Cause e conseguenze della carie del colletto

Anche sotto il profilo delle cause e delle possibili conseguenze, la carie del colletto non si discosta dalle altre tipologie di carie. I motivi per cui i denti si cariano, infatti, sono sempre gli stessi, e sono legati all’accumulo di placca e tartaro. L’unica differenza è che alcune carie insorgono più facilmente perché si trovano in zone meno facili da raggiungere durante la pulizia con spazzolino e dentifricio.

Per quanto riguarda invece le conseguenze, una carie del colletto non adeguatamente curata può degenerare fino a danneggiare seriamente il dente e richiedere una devitalizzazione oppure addirittura l’estrazione.

Leggi come lavare bene i denti

Come si cura una carie del colletto: i possibili trattamenti

La prevenzione è essenziale per evitare qualsiasi tipologia di carie. Questo si traduce nella necessità di mantenere una buona igiene orale, includendo la spazzolatura regolare dei denti, l’uso del filo interdentale e le visite regolari dal dentista per controlli e pulizie professionali.

Nel caso in cui la carie del colletto si formi comunque, i trattamenti possibili dipendono dalla gravità della situazione, che a sua volta è strettamente legata alla tempestività della diagnosi. Le possibili cure per la carie sono:

  • Otturazione: consiste nella rimozione della parte danneggiata del dente e nel riempimento della cavità con materiali come composito o amalgama;
  • Restauro dentale: è necessario se la carie ha causato una significativa perdita di tessuto dentale;
  • Curettage gengivale: in alcuni casi, può essere necessario eliminare il tessuto gengivale danneggiato e pulire la zona colpita.
  • Cura canalare: essenziale se la carie si è estesa fino alla polpa dentale (nervo).

Prenota una prima visita a Roma, Ostia o Milano